Da ormai 5 anni agli Ospiti dei Reparti di Psichiatria viene proposto di partecipare al gruppo di Psicologia Positiva condotto dalle Dott.sa Silvia Capezzuto, psicologa psicoterapeuta e dalla Dott.sa Francesca Sacripanti, Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica.
L’attività, inizialmente pensata allo scopo di aiutare i pazienti ad affrontare con maggiore ottimismo il lockdown, ha avuto un notevole riscontro in termini di gradimento, partecipazione costante e miglioramenti documentati dai punteggi ottenuti alle scale di valutazione, tanto che dura a tutt’oggi e continuerà anche per tutto il 2025 ed oltre.
L’idea del gruppo nasce dallo studio della psicologia positiva, un movimento nato negli anni ‘90 a partire da ricerche sul benessere soggettivo, prime fra tutte quelle di Martin Seligman sull’impotenza appresa (1975). Con questo termine ci si riferisce all’abitudine di interpretare sempre in maniera negativa ciò che succede, con la conseguenza di portare spesso le persone a pensare di non essere abbastanza capaci di affrontare le sfide della vita, e a frenarle dal tentare, con il rischio di sperimentare stati depressivi. Per questi motivi egli si è chiesto se si potessero educare le persone a spostare il loro tipo di pensiero, ove possibile, sul versante positivo che è poi ciò che tentiamo di fare all’interno della nostra attività.
Quando parla di salute, che ha come paradigma fondante la salute mentale dell’individuo, Seligman si riferisce non tanto all’assenza di malattia quanto ad una condizione di benessere caratterizzata dal provare emozioni positive, dallo svolgere attività finalizzate al raggiungimento di obiettivi positivi e dall’essere in grado di relazionarsi positivamente con l’altro.
A differenza dei modelli teorici in cui si pone al centro la patologia, la deficitarietà e la disfunzionalità nel funzionamento mentale e psicologico, la psicologia positiva sottolinea, dunque, fortemente il ruolo delle risorse positive e delle potenzialità dell’individuo. Il tutto con la finalità di migliorare il benessere e la qualità di vita dei nostri Ospiti.
I temi trattati nel gruppo sono stati e saranno ancora molti: benefici del pensiero positivo, felicità, gentilezza, gratitudine, perdono, accettazione, attività piacevoli, cura del sé, distorsioni cognitive ecc.
Anche quest’attività, dunque, riflette uno dei tanti modi di praticare l’Ospitalità predicata dal Fondatore delle Suore Ospedaliere.

 

Viterbo – 17.2.2025