“Gruppo di Arte espressiva” è il progetto a cui, dal 2017, gli Ospiti delle comunità psichiatriche di Villa Rosa partecipano esplorando, in modo particolare, il mondo della pittura.
Tale progetto è stato pensato e realizzato dalla Dott.sa Capezzuto, psicoterapeuta referente dell’attività, e dalla Dott.sa Sacripanti, tecnico della riabilitazione psichiatrica.
Da sempre l’arte è considerata una forma di comunicazione importante che arriva là dove le parole non riescono. L’arte è stata oggetto di interesse già per Freud, secondo il quale l’artista trae, dalla fantasia e dal gioco infantile, la materia per elaborare la sua opera. Jung, invece, ritiene l’arte un mezzo per contattare ed esprimere le immagini appartenenti all’inconscio. Vjgotskij, dal canto suo, sottolinea il valore sociale dell’arte, in quanto mezzo fondamentale di comunicazione nel quale le emozioni individuali diventano generali o collettive ed evidenzia come la creatività stimoli la ricerca di nuove soluzioni e il cambiamento.
Il linguaggio artistico trasforma fantasie, ricordi e desideri in creazioni artistiche, invece che in sintomi, e tale creazione diviene lo specchio del mondo interno del paziente.
Il linguaggio artistico trasforma fantasie, ricordi e desideri in creazioni artistiche, invece che in sintomi, e tale creazione diviene lo specchio del mondo interno del paziente.
Da queste premesse emerge la finalità del progetto che è quella di promuovere nei partecipanti la crescita e l’autonomia personale, attraverso l’utilizzo di processi espressivi che facilitano il contatto con i propri vissuti emotivi e il riemergere dei ricordi e che consentono di scoprire e potenziare le proprie risorse. Il tutto nell’ottica del miglioramento del benessere e della qualità di vita.
Il linguaggio artistico, inoltre, essendo universale, può essere utilizzato con pazienti affetti dai più svariati disturbi e a prescindere dalla gravità di questi ultimi.
Il linguaggio artistico, inoltre, essendo universale, può essere utilizzato con pazienti affetti dai più svariati disturbi e a prescindere dalla gravità di questi ultimi.
L’attività si svolge in un setting caldo ed accogliente, dove il gruppo viene percepito come risorsa e contenitore di emozioni e, allo stesso tempo, come un promotore di integrazione e socializzazione.
È attraverso il gruppo che i partecipanti imparano o consolidano la capacità di esprimere emozioni e valorizzano l’importanza della loro condivisione in un clima di fiducia e rispetto reciproci. Nel corso degli anni abbiamo anche dato vita a delle mostre con il prezioso aiuto dell’Associazione di volontariato Solis.
In considerazione dei risultati ottenuti in termini di gradimento, numero di partecipanti e miglioramenti rilevati ai punteggi delle scale di valutazione, si è deciso di proseguire nell’attività anche per tutto il 2025.
In considerazione dei risultati ottenuti in termini di gradimento, numero di partecipanti e miglioramenti rilevati ai punteggi delle scale di valutazione, si è deciso di proseguire nell’attività anche per tutto il 2025.
Viterbo – 6.2.2025