Per la prima volta la redazione de “Il Giornalino di Villa Rosa” composta dagli ospiti della struttura si è riunita presso il Bistrot del Teatro per incontrare Simona Maiucci, scrittrice – o meglio artista creativa e sensibile – che ci è parsa subito dolce, disponibile, alla mano, altruista, di una forza delicata che ha saputo far emergere dalle pagine del suo libro “Spirespiro – storie di rinascita”, raccolta di racconti edito nel 2022.
E’ anche la prima volta che in un’attività di libro-terapia all’interno del Gruppo di Sostegno Psicologico volto alle autonomie siamo riusciti a fare un lavoro certosino sulle singole parți del libro, cinque per l’esattezza, ognuna dedicato a una storia basata su fatti più o meno veri, comunque tutti verosimili. Il filo rosso che unisce le diverse storie è la nota di speranza che emerge da ogni capitolo: nonostante diverse difficoltà, a volte vere e proprie tragedie, i personaggi prendono vita, come fossero autentici amici che ci narrano le loro vicissitudini, per guardare verso l’orizzonte del futuro e della rinascita. Storie in cui siamo riusciti ad immedesimarci fino al punto di sentire emozioni davvero forti, in alcuni casi fino alle lacrime. Un gioco di empatia creatosi tra noi e quanto le pagine scritte da Simona ci hanno saputo trasmettere con forza e delicatezza allo stesso tempo.
Presso il Bistrot del Teatro siamo stati benissimo: ci siamo sentiti accolti in un luogo molto rilassante dove, nonostante la presenza di molti altri ragazzi, siamo riusciti a scambiare idee e a rappresentare i valori emersi dai cinque racconti, avendo noi già letto e analizzato in profondità i diversi racconti nel corso di altrettanti incontri di libro-terapia in cui abbiamo vivisezionato e ricostruito le storie e le emozioni descritte dall’autrice.
L’ambiente ci ha dato una grossa mano a sentirci tranquilli, come a casa, tanto da poter dialogare con Simona con molta tranquillità e armonia, come ci eravamo predisposti a fare. Con l’autrice è avvenuto un proficuo scambio di esperienze e punti di vista, ottenendo la conferma che siamo riusciti ad entrare nei vissuti e nelle emozioni dei personaggi via via incontrati: Salvo e Gino, nonno Alberto e suo nipote Roberto sempre connesso, Anna e la psicologa Claudia, Annabelle e la piccola Elle, per finire con Melissa e Giacomo, giovani coniugi.
Simona, infine, è stata molto disponibile a rispondere alle nostre tante domande sulla sua creatività, gli inizi letterari, la tecnica con cui scrive e i progetti futuri. Le siamo davvero grati del tempo che ci ha dedicato!
Dopo aver consumato un’ottima merenda accompagnati dalle note di un pianoforte (abbiamo scoperto che il ragazzo che suonava ha studiato piano al Conservatorio per ben cinque anni), ci siamo salutati con il proposito di effettuare un simile lavoro di libro-terapia con un’altra opera di Simona, al termine del quale ripeteremo l’incontro/confronto con l’autrice presso lo stesso Bistrot.
Al termine dell’incontro, una bella passeggiata per il centro di Viterbo ci ha ispirato questa foto presso la fontana dei Portici del Palazzo dei Priori. Un pomeriggio incantevole, stimolante!
Libertà di espressione: il Giornalino curato dagli ospiti di Villa Rosa