Libertà di espressione: il Giornalino curato dagli ospiti di Villa Rosa

Ragazzi, stiamo passando dei giorni bellissimi, tutti insieme al “Porticciolo” di Tarquinia per la realizzazione di un progetto riabilitativo finanziato con i fondi ricavati dall’iniziativa “Viterbo in Festa”.

C’è stato bisogno di un’organizzazione piuttosto impegnativa dato che siamo andati diverse volte, tanti ospiti e tanti accompagnatori, proprio perché ci volevamo godere queste vacanze al mare, rilassanti e desiderate da tanto, troppo tempo (tutto il tempo rubato dal Covid…).

Abbiamo scelto nuovamente “Il Porticciolo” perché lo conoscevamo, ci eravamo già stati e ci eravamo trovati bene.

Le prime volte che siamo andati in spiaggia abbiamo preso gli ombrelloni e i lettini, poi una nostra terapista ha acquistato gli ombrelloni con cui fare tutte le prossime uscite.

Il mare è stato prevalentemente calmo, pulito (anche se all’ingresso in acqua in alcuni punti c’erano un po’ di sassi e di alghe), caldo, molto accogliente, sembrava dirci “Venite! Venite!” e infatti siamo stati sempre a mollo perché così abbiamo combattuto il caldo forte e nel frattempo ci siamo anche abbronzati.

Risentire l’acqua salata sulla pelle, poter nuovamente nuotare, giocare a pallavolo in mare, schizzarci come i ragazzini… tutto ciò è stato stupendo, molto gratificante, emozionante, magnifico, eccezionale.

Che pacchia: stare seduti in riva al mare, mentre le onde ti sollazzano, è una sensazione che ti rinfresca il corpo e lo spirito, ritorni per un attimo ai ricordi di gioventù, quando non avevi né pensieri né pesi e andavi il sabato e la domenica al mare!

Il piacere di queste giornate, insieme non solo agli altri ospiti ma anche a diversi operatori e al nostro Dottore, che ha portato pure uno dei figli, Lorenzo, è andato oltre le nostre aspettative, veramente un’esperienza memorabile.

E ora arriviamo al reparto Food and Beverage! Frittura di pesce, insalata di mare, tonnarelli al ragù, pizza, gelati, ognuno ha potuto prendere quello che desiderava di più per rendere perfette delle giornate già meravigliose. In questi casi, ognuno ha pagato personalmente quello che ha voluto consumare.

Abbiamo mangiato all’esterno, su tavoli disposti sotto un enorme gazebo dove si sta molto freschi. Quest’area è un po’ il cuore pulsante, dove ci si può fermare anche per scambiare due chiacchiere. Nelle vicinanze ci sono le cabine e le docce, con acqua calda e fredda, da usare con il gettone.

Un capitolo a parte merita, però, la partecipazione straordinaria del nostro Dottore, del Coordinatore Infermieristico e di tutti gli altri operatori dell’équipe che hanno fatto di tutto per farci stare bene. Si sono veramente prodigati per farcela godere sotto tutti i punti di vista: ci hanno messo organizzazione, disponibilità, allegria, per farci sentire a nostro agio in tutto e per tutto.

Ci hanno proprio viziati con molto affetto e senso di fratellanza: sembravamo proprio una famiglia, un po’ stile Carlo Verdone e Alberto Sordi, al mare con la “cofana” del riso freddo (mancava la Sora Lella con le lasagne e la beneamata parmigiana!). Ci hanno persino comprato la pizza di tutti i tipi e i cocomeri per fare i diversi spuntini nel corso della giornata. A tutti loro vogliamo dire grazie non solo per quello che stanno facendo per noi e per quello che verrà, ma soprattutto per come lo stanno facendo, con passione e veri sentimenti di fratellanza, praticamente con il Cuore!!!

Queste uscite ci ritemprano sia nel corpo che nell’anima. E’ come ricaricare una batteria che poi ci deve servire per fare tutte le altre attività riabilitative personali e di gruppo, con un animo sereno, ottimista, che guarda al futuro. Oggi più di ieri stiamo bene con noi stessi, pronti ad affrontare le altre occasioni di svago e di lavoro che ci si presenteranno. Con tanto ottimismo.

Ma anche con quel senso di impegno e di responsabilità che abbiamo capito essere fondamentali affinché la vita sia una strada che ci porta gioia e divertimento e, al contempo, doveri e finalità. Alla fine è questa la nostra consapevolezza!

 

 

ALTOMARE

di Maria Laura Mașini

 

Altomare è un pensiero,

le burrasche che capitano nella vita

e ricordano spiagge lontane.

Amami e mi calerò in quell’oceano senza paure.

Un momento ed è Vita.

Sono chiare le acque e limpidi i cieli che si riflettono su quel mare,

non hai più bisogno di aiuto, solo di vivacità

come la trovi in spiaggia, appoggiata ad una roccia.